Posts Tagged 'I Santi e la Messa'

Partecipare con fervore

La vera partecipazione attiva alla Santa Messa è quella che ci rende vittime immolate come Gesù, che ottiene lo scopo di ‘riprodurre in noi i lineamenti dolorosi di Gesù’ (Pio XII), dandoci ‘la comunanza dei patimenti di Cristo e la conformità alla Sua Morte’ (Fil 3:10). San Gregorio Magno insegnava: ‘Il Sacrificio dell’altare sarà per noi un’Ostia veramente accetta a Dio, quando noi stessi ci faremo Ostia’. Per questo nelle antiche comunità cristiane i fedeli, per la celebrazione della Santa Messa, con a testa il Papa, si recavano in processione all’altare in abiti di penitenza, cantando le litanie dei Santi. Effettivamente, nell’andare a Messa, noi dovremmo ripetere con San Tommaso Apostolo: ‘Andiamo anche noi a morire con Lui’ (Gv 11:16).

Quando Santa Margherita Alacoque ascoltava la Santa Messa, guardando l’altare, non mancava mai di dare un’occhiata al Crocifisso (sempre al centro) e alle molte candele accese. Perché? Per imprimersi bene due cose nella mente e nel cuore: Il Crocifisso le ricordava quel che Gesù aveva fatto per lei, le candele accese le ricordavano quel che lei doveva fare per Gesù, ossia: sacrificarsi e consumarsi per Lui e per le anime.

Ogni giorno il re di Francia, San Luigi IX, ascoltava la Santa Messa in ginocchio, sul nudo pavimento. Un valletto una volta gli offrì un inginocchiatoio, ma il re gli disse: ‘Nella Messa Iddio si immola, e quando Dio si Immola anche i re si inginocchiano sul pavimento’.

Per partecipare così alla Santa Messa, il modo più semplice e fruttuoso è quello di impegnarsi a seguire attentamente il Sacerdote all’altare con l’aiuto del proprio messale. Così si vinceranno più facilmente le distrazioni e la noia (né la domenica si andrà in cerca – come fanno molti – della Messa più breve e più animata perché non vedono l’ora che finisca!).

Un giorno il papà di Guido di Fontgalland chiese al figliolo in che modo occupare tutto il tempo della Messa. ‘Durante la Santa Messa – rispose il santo ragazzo – la sola occupazione è di seguirla. Basta leggere con il Sacerdote le preghiere che egli recita all’altare, sono bellissime …’ E’ la stessa risposta che San Pio X diede a chi voleva sapere quali preghiere recitare durante la Santa Messa: ‘Seguite la Santa Messa, dite le preghiere della Messa!’

Anche San Pio da Pietrelcina, che amava la Messa di sempre più di ogni cosa, diceva spesso: ‘Nell’assistere alla Santa Messa accentra tutto te stesso al tremendo mistero che si sta svolgendo sotto i tuoi occhi: la Redenzione della tua anima e la riconciliazione con Dio’. Una volta gli venne chiesto: ‘Padre, come mai lei piange tanto durante la Messa?’ ‘Figlia mia’ – rispose Padre Pio – ‘che cosa sono quelle poche lacrime di fronte a ciò che avviene sull’altare? Torrenti di lacrime ci vorrebbero!’ E un’altra volta ancora gli fu detto: ‘Padre, quanto le tocca soffrire a stare per tutta la Messa in piedi, poggiato sulle piaghe sanguinanti dei piedi!’ e lui rispose: ‘Durante la Messa non sto in piedi – sto appeso’. Che risposta! Le due parole ‘sto appeso’ esprimono fortemente al vivo quell’essere ‘concrocifisso con Cristo’ di cui parla San Paolo (Gal 2:19) e che distingue la vera e piena partecipazione alla Messa dalla partecipazione vana, alla carlona, magari chiassosa.

Bellissimo è anche il piccolo episodio che si legge nella vita di San Benedetto. Un giorno, durante la Santa Messa, appena pronunziate le parole : ‘Hoc est  enim corpus meum’, San Benedetto udì una risposta proveniente dall’Ostia appena consacrata: ‘E’ anche il tuo, Benedetto!’ La vera partecipazione alla Santa Messa ci deve rendere ostia con l’Ostia.

Quando si è compreso che la Santa Messa ha un valore infinito, non fanno più meraviglia l’amore e la premura dei Santi nell’ascoltarla ogni giorno, anzi nell’ascoltarne ogni giorno più che potevano. Sempre Padre Pio un giorno disse ad un penitente: ‘Se gli uomini comprendessero il valore della Santa Messa, ad ogni Messa ci vorrebbero i carabinieri per tenere in ordine le folle di gente nelle Chiese’.

L’unica cosa necessaria …

Ordiniamo bene le nostre cose, in modo da non farci mancare il tempo per la Santa Messa. Non diciamo di essere troppo impegnati in faccende, perché Gesù potrebbe ricordarci: “Marta, Marta … tu ti affanni in troppe cose, invece di pensare all’unica cosa necessaria!” (Luca 10:41).

1. San Giuseppe CottolengoQuando si vuole veramente, il tempo per andare a Messa si trova, senza venir meno ai propri doveri. San Giuseppe Cottolengo raccomandava a tutti la Santa Messa quotidiana: agli insegnanti, alle infermiere, agli operai, ai medici, ai genitori … e a chi gli opponeva di non avere il tempo per andarci, rispondeva deciso: “Cattiva economia del tempo! Cattiva economia del tempo!” E’ così. Se veramente pensassimo al valore infinito della Santa Messa, brameremmo parteciparvi e cercheremmo in tutti i modi di trovare il tempo necessario.

2 - San Carlo da SezzeSan Carlo da Sezze, andando per la questua a Roma, faceva le sue soste presso qualche chiesa per ascoltarvi altre Messe, e – proprio durante una di queste Messe in più – ebbe il dardo d’amore al cuore al momento dell’elevazione dell’Ostia.

San Francesco di Paola ogni mattina si recava in Chiesa e si tratteneva là dentro ad ascoltare tutte le Messe che si celebravano. San Luigi Gonzaga, Sant’Alfonso Rodriguez, San Gerardo Maiella ogni mattina servivano più Messe che potevano, e con un contegno così devoto da attirare molti fedeli in Chiesa.

3 - San Francesco di PaolaIl venerabile Francesco del Bambin Gesù, carmelitano, serviva ogni giorno dieci Messe. Se gli capitava di servirne qualcuna in meno, diceva “Oggi non ho fatto intera la mia colazione” … Che dire infine di San Pio da Pietrelcina? Quante Messe non ascoltava egli ogni giorno, partecipandovi con la recita di tanti rosari? Non sbagliava davvero il Santo Curato d’Ars a dire che “la Messa è la devozione dei Santi”.

Ostacoli o difficoltà non contavano per i Santi quando si trattava di non perdere un bene così eccelso. Dalla vita di Sant’Alfonso de’ Liguori sappiamo che, un giorno, in una via di Napoli, il Santo fu assalito da violenti dolori viscerali. Il confratello che l’accompagnava lo esortò a fermarsi per prendere un calmante. 4 - Sant'Alfonso de LiguoriMa il Santo non aveva ancora celebrato, e rispose di scatto al confratello: “Caro mio, camminerei cosi dieci miglia per non perdere la Santa Messa”. E non ci fu verso di fargli rompere il digiuno (allora obbligatorio dalla mezzanotte). Aspettò che i dolori si calmassero un po’ e riprese poi il cammino fino in chiesa.

Noi non rifletteremo mai abbastanza sul mistero ineffabile della Santa Messa che riproduce sui nostri altari il Sacrificio del Calvario. Ne ameremo mai troppo questa suprema meraviglia dell’amore divino.

La Santa Messa” scrive San Bonaventura “è l’opera in cui Dio ci mette sotto gli occhi tutto l’amore che ci ha portato – è in certo modo la sintesi di tutti i benefici elargitici”.

E San Giovanni Bosco ci raccomanda perciò vivamente: “Abbiate grande premura di andare alla Santa Messa, anche nei giorni feriali, tollerando a tal fine anche qualche incomodo. Con ciò otterrete dal Signore ogni sorta di benedizioni”.

Holy Sacrifice of the Mass


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IN HOC SIGNO VINCES




INDIFFERENTISM is a mortal sin; a condemned heresy. That's the Catholic view of the matter. INDIFFERENTISM paves the way to MORAL RELATIVISM. I have been accused of the opposite of ‘Indifferentism’, which is defined as ‘Rigorism’, and the charge is not without some merit. I believe in a rigorous following of Church doctrine and in strict accuracy in proper Catholic catechesis, and I openly attack watered-down Catholic doctrine and catechesis whenever and wherever I encounter it. Many friends scold me saying that for me it’s either my way or the highway. But here’s the thing … it’s not my way; I didn’t make up all (or any of) the rules of Catholicism. I’ve been told “you’re too rigid in your doctrine,” as if it were my doctrine. When it comes to Catholic catechesis, there is only one Church teaching, and it is represented in the Catechism of the Catholic Church. I’m prepared to defend any item in it, against any opponent. I draw the line at ‘indifferentism’ and ‘moral relativism’. All belief systems are not the same. The ones who push it the most are the ones who seek to replace it with something less. Again, indifferentism paves the way to moral decay. Don’t let it seep into your thinking. May you please God, and may you live forever.

“Oremus pro beatissimo Papa nostro Benedicto XVI: Dominus conservet eum, et vivificet eum, et beatum faciat eum in terra, et non tradat eum in animam inimicorum eius.”



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Don't consider abortion ...


... give a child the chance to tell you how much life is appreciated



WARNING!!! This blog is heretic repellent ...


MODERN CATHOLICS SEE THE CHURCH AS AN ‘OLD-FASHIONED’ DISCRIMINATORY INSTITUTION OF WHICH THEY ARE ASHAMED – A TRADITIONAL CATHOLIC WILL DIE TO DEFEND IT.

MODERN CATHOLICS WOULD JUST AS SOON LEAVE THE CHURCH FOR A TRENDY ALTERNATIVE IF THEY DON’T GET THEIR WAY – A TRADITIONAL CATHOLIC WILL REMAIN UNTIL THE END OF TIME.


THE CHURCH MILITANT NOW, MORE THAN EVER, NEEDS STRONG WARRIORS.




The Catholic Church doesn’t need progressives, Nor does it need Reactionary Conservatives - It badly needs Catholic Traditionalists that practice faith, hope and charity. So don’t be shy! Come forward.

“When Christ at a symbolic moment was establishing His great society, He chose for its corner-stone neither the brilliant Paul nor the mystic John, but a shuffler, a snob, a coward - in a word, a man. And upon this rock He has built His Church, and the gates of Hell have not prevailed and will not prevail against it. All the empires and the kingdoms have failed because of this inherent and continual weakness, that they were founded by strong men and upon strong men. But this one thing - the historic Catholic Church - was founded upon a weak man, and for that reason it is indestructible. For no chain is stronger than its weakest link.”
(G.K. Chesterton)



Anno Sacerdotale

Pope Benedict XVI has declared a “Year for Priests” beginning with the Solemnity of the Sacred Heart of Jesus on June 19, 2009. The year will conclude in Rome with an international gathering of priests with the Holy Father on June 19, 2010.
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Quest'anno sia anche un'occasione per un periodo di intenso approfondimento dell'identità sacerdotale, della teologia del sacerdozio cattolico e del senso straordinario della vocazione e della missione dei sacerdoti nella Chiesa e nella società.
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Let your light so shine before men that, seeing your good works, they may glorify your Father in Heaven. (Matthew 5:16)
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In Domino laudabitur anima mea.





"That sense of the sacred dogmas is to be faithfully kept which Holy Mother Church has once declared, and is not to be departed from under the specious pretext of a more profound understanding."- Pope Leo XIII, Testem Benevolentiae

Nessuno di noi entrerà in Paradiso senza portare con sé un fratello o una sorella. Ciascuno di noi deve uscire dalla folla e reggersi sulle proprie gambe, fiero di essere un Cattolico e capace di testimoniare la sua Fede.
Ci stiamo comportando come se la Fede Cattolica fosse un affare privato. Questo non è affatto vero. Penso che potremo andare molto, molto lontano, se riusciremo a convincere tutti i Cattolici a farsi carico della salvezza del mondo intero.
Il mondo ha bisogno di essere salvato e deve essere ciascuno di noi a farlo.




Cantate …


Cantate Domino canticum novum. Cantate Domino omnis terra. Cantate Domino et benedicite nomini Ejus. Annuntiate de die in diem salutare Ejus.

Causa nostrae laetitiae




“We can believe what we choose. We are answerable for what we choose to believe”.
(John Henry Newman)



Pueris manus imponit

Iesus vero ait eis - Sinite parvulos, et nolite eos prohibere ad me venire - talium est enim regnum caelorum.




“There is another essential aspect of Christianity: the interior, the silent, the contemplative, in which hidden wisdom is more important than practical organizational science, and in which love replaces the will to get visible results”.
(Thomas Merton)



Lo Spirito Santo


Uno dei Suoi nomi è "Consolatore"!




Confession

Confession heals, confession justifies, confession grants pardon of sin. All hope consists in confession. In confession there is a chance for mercy. Believe it firmly. Do not doubt, do not hesitate, never despair of the mercy of God. Hope and have confidence in confession.




“Almeno sei volte durante gli ultimi anni mi sono trovato nella situazione di convertirmi senza esitazione al cattolicesimo, se non mi avesse trattenuto dal compiere il gesto azzardato l'averlo già fatto”.
(G.K. Chesterton)



"Whatsoever I have or hold, You have given me; I give it all back to You and surrender it wholly to be governed by your will. Give me only your love and your grace, and I am rich enough and ask for nothing more."

(St. Ignatius of Loyola - Spiritual Exercises, #234)



"Mia madre è stata veramente una martire; non a tutti Gesù concede di percorrere una strada così facile, per arrivare ai suoi grandi doni, come ha concesso a mio fratello e a me, dandoci una madre che si uccise con la fatica e le preoccupazioni per assicurarsi che noi crescessimo nella fede".
J.R.R. Tolkien scrisse queste parole nove anni dopo la morte di sua madre.






Be on your guard; stand firm in the faith; be men of courage; be strong. (1 Corinthians 16:13)




“Beati sarete voi quando vi oltraggeranno e perseguiteranno, e falsamente diranno di voi ogni male per cagion mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.