Il senso dell’attesa

Una buona musica si riconosce non dalla piacevolezza immediata, che, anzi, può anche essere un cattivo segno, ma dal fatto che ogni suo particolare, ogni struttura, ogni passaggio non si comprende subito, ma rimanda a qualcosa d’altro e questo continuo rimando ridesta in noi una continua domanda di senso, di significato e di compimento.

Lungi dall’essere un modo arido di ascoltare, cercare di seguire la struttura di un passaggio musicale (ad esempio il susseguirsi dei temi ed il loro riapparire a distanza, le loro trasformazioni) permette di cogliere come ogni evento musicale, ogni passaggio derivato dal precedente e porta al successivo, risvegliando la memoria di passaggi musicali già uditi e risvegliando l’attesa di ciò che si udirà in seguito, e soprattutto, alla fine, risvegliando in questo modo nel nostro cuore il senso dell’attesa e del mistero.

Se ogni particolare rimanda ad altro, infatti, prima o poi si intuisce come tutto il brano rimanda ad una bellezza mai raggiunta e mai pienamente realizzata. Infatti il compositore sente il bisogno di comporre il brano successivo, l’interprete quello di suonare ancora, l’ascoltatore quello di ascoltare nuovamente.

9 Responses to “Il senso dell’attesa”


  1. 1 Miranda September 22, 2009 at 23:03

    Parlando di musica, il canto gregoriano è sempre stato per me sinonimo della musica sacra. Ha fatto da fondamento per tutta la musica occidentale ed è stato una delle glorie della Chiesa cattolica. Per questo la scomparsa del gregoriano e della polifonia dalla liturgia cattolica è una delle più tristi tragedie che ho provato nella mia vita. Non riesco proprio a capire come ciò possa essere successo. E’ qualcosa che la mia mente rifiuta di afferrare e comprendere.
    La musica che ascolto nelle chiese è orribile. Mi viene da pensare che una religione scesa al livello di una così banale e volgare musica liturgica non può rappresentare la verità su Dio. E’ un disastro musicale.
    Io mi sono avvicinata alla Messa in forma straordinaria solo per la musica e a nome di migliaia di altri cattolici desidero invocare il Papa che si riporti la musica liturgica del cattolicesimo romano alla sua originaria bellezza – per la gloria di Dio.

  2. 2 Feliks Wallenty, Denmark September 22, 2009 at 23:30

    Beautiful! Thank you.
    I love Giovani Pierluigi da Palestrina. Thank you, I’m going to sleep now with this heavenly music in my ears. Goodnight.

  3. 3 Andrea September 23, 2009 at 00:43

    Questo “senso dell’attesa”, e non solo, mi sta riguardando proprio in questi giorni in maniera particolarmente profonda. Forse questo post è anche una risposta in più ai miei interrogativi. Musica? La mia peferita invece è Canon di Pachelbel. Davvero bella. Ogni nota da senso all’altra in una profonda ,commovente ed energica armonia di suoni,che tocca davvero il cuore ed eleva lo spirito. Per chi volesse ascoltarla ecco un link e buon ascolto ciao

  4. 4 Cinzia September 23, 2009 at 01:09

    Quindi, Gabriella, quello che scrivi si puo’ intendere anche come vivere la nostra fede? Come ascoltare un brano di musica bella? “… e risvegliando l’attesa di ciò che si udirà in seguito, e soprattutto, alla fine, risvegliando in questo modo nel nostro cuore il senso dell’attesa e del mistero.”

    Parlando di musica musica: Miranda, hai proprio ragione! Che roba squallida la “musica moderna” nelle chiese (se si puo’ chiamarla musica!). Il “coro” durante la Santa Messa di domenica scorsa nella chiesa vicino casa mia faceva rabbrividire, e non certo per ragioni di bellezza a di armonia!

    Una confessione: Tanti anni fa facevo anch’io parte di uno di questi cori abominevoli (io suonacchiavo l’organo, uno strumento moderno anch’esso, e accompagnato persino da due chitarre!) – pensate un po’ che obbrobrio 🙂 – Se non altro, almeno mi rendevo conto che non eravamo di certo il Coro di Westminster Abbey … pero’ a quell’epoca mi sembrava tutto in regola, che cosi’ ci si comportava in chiesa, e il prete non faceva altro che dire: “Bravi! bravi! … ancora … ancora …”

    Ce ne voluto di tempo per farmi aprire gli occhi, e soprattuto gli orecchi!!! 🙂

    Adesso mi aggiungo a tutti quelli che, come te Miranda, preferiscono la Messa di tutti i tempi, sia per la musica che per tantissimi altri motivi.

  5. 5 Cinzia September 23, 2009 at 01:24

    Andrea, stupendo il Canon ….

    Uno dei miei brani preferiti, (non e’ musica di chiesa 😦 ), e’ l’aria tratta dall’opera di Mascagni La Cavalleria Rusticana – “Inneggiamo al Signore.”

    Non so come si mette il link …

  6. 6 Lavinia September 23, 2009 at 09:29

    Cinzia, questa è la cosa più bella, per me, di questo blog – che Gabriella lascia molti dei suoi post, specialmente quelli su divagazioni personali, aperti alla riflessione di ognuno che immancabilmente (lo deduco dai commenti) arrivano alla conclusione giusta 🙂
    Si, Gabriella ci fa pensare!
    Questo post l’ho ‘capito’ come te – ma l’ho capito in riferimento alla Liturgia più che alla Religione 🙂

    Per quanto riguarda la musica cattolica oggi…mbe…anch’io mi faccio spesso questa domanda: Perchè una volta facevano canti tutti belli e liturgici, e ora ne fanno moltissimi brutti e antiliturgici? La quale domanda mi porta ad altre: perchè una volta creavano dei gioielli di paramenti sacri, mentre ora per la maggior parte ci sono autentici stracci spacciati per casule e perchè una volta costruivano delle chiese che si potevano definire tali mentre ora costruiscono dei garage e li spacciano per chiese?…?…mah….misteri…
    Anch’io quando posso frequento la Messa di Tutti i Tempi dove, a parte il credo, gloria, sanctus, ecc., cantiamo i canti intramontabili della nostra tradizione (l’ho imparati da mia nonna che li cantava sempre): “Noi vogliam Dio”, “Siam rei di mille errori”, etc… e la congregazione tutta, pur non avendo testi, canta lo stesso e questa cosa per un organista e per il coro durante una liturgia è più che una vittoria, oltre che si prega veramente tutti insieme!
    “Inneggiamo al Signore” l’abbiamo cantato a Pasqua, in processione 🙂 Non so come si fa ad inserirlo come ha fatto Andrea ma ecco un link:

    Andrea, anch’io amo tanto Pachelbel e credimi, mi ha accompagnata durante un brutto momento di depressione e forse…mi ha guarita! Il suo Canon tocca il profondo dell’anima.

    Miranda, la musica ti ha avvicinata alla Messa di Tutti i nostri Santi ma…spero che poi hai scoperto tutte le altre meraviglie… 😉

    Feliks, Viva Palestrina! And Mozart! And Haydn! And… dove sono oggi? 😦

  7. 7 Laura September 23, 2009 at 15:51

    Ke bello il canon di Pachelbel!
    Sulle chiese moderne leggete questo post del blog messainlatino:
    http://blog.messainlatino.it/2009/09/ai-musulmani-il-bello-ai-cattolici.html
    😦 😦 😦
    La chiesa della mia parrocchia NO è ancora più brutta!

  8. 8 Brian September 23, 2009 at 18:14

    Dear Gabriella –

    I am a guitarist. I understand your words completely.

    Here are some nice words by Andres Segovia:

    “Lean your body forward slightly to support the guitar against your chest, for the poetry of the music should resound in your heart.”

    These words – “Poetry to resound in your heart” are so beautiful.

    Thank you for sharing the faith, thank you for all your kind comments!

    God bless…

  9. 9 Maria September 25, 2009 at 04:53

    Ok, here goes:

    Mi piace questo blog moltissimo! Ho studiato la lingua italiana per due anni all’universita’, tre anni fa, e latina per cinque anni – quasi dieci anni fa! Provero’ legere i suoi posti (?) in italiano… e anche provero scrivere. Videremmo come quello fa.

    Spero che questo ha senso 🙂

    Ciao!

    Anche – questo e’ fun! Ma non so come dicerlo in italiano. Mi dispiace per il mio grammar povero 🙂


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IN HOC SIGNO VINCES




INDIFFERENTISM is a mortal sin; a condemned heresy. That's the Catholic view of the matter. INDIFFERENTISM paves the way to MORAL RELATIVISM. I have been accused of the opposite of ‘Indifferentism’, which is defined as ‘Rigorism’, and the charge is not without some merit. I believe in a rigorous following of Church doctrine and in strict accuracy in proper Catholic catechesis, and I openly attack watered-down Catholic doctrine and catechesis whenever and wherever I encounter it. Many friends scold me saying that for me it’s either my way or the highway. But here’s the thing … it’s not my way; I didn’t make up all (or any of) the rules of Catholicism. I’ve been told “you’re too rigid in your doctrine,” as if it were my doctrine. When it comes to Catholic catechesis, there is only one Church teaching, and it is represented in the Catechism of the Catholic Church. I’m prepared to defend any item in it, against any opponent. I draw the line at ‘indifferentism’ and ‘moral relativism’. All belief systems are not the same. The ones who push it the most are the ones who seek to replace it with something less. Again, indifferentism paves the way to moral decay. Don’t let it seep into your thinking. May you please God, and may you live forever.

“Oremus pro beatissimo Papa nostro Benedicto XVI: Dominus conservet eum, et vivificet eum, et beatum faciat eum in terra, et non tradat eum in animam inimicorum eius.”



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MODERN CATHOLICS SEE THE CHURCH AS AN ‘OLD-FASHIONED’ DISCRIMINATORY INSTITUTION OF WHICH THEY ARE ASHAMED – A TRADITIONAL CATHOLIC WILL DIE TO DEFEND IT.

MODERN CATHOLICS WOULD JUST AS SOON LEAVE THE CHURCH FOR A TRENDY ALTERNATIVE IF THEY DON’T GET THEIR WAY – A TRADITIONAL CATHOLIC WILL REMAIN UNTIL THE END OF TIME.


THE CHURCH MILITANT NOW, MORE THAN EVER, NEEDS STRONG WARRIORS.




The Catholic Church doesn’t need progressives, Nor does it need Reactionary Conservatives - It badly needs Catholic Traditionalists that practice faith, hope and charity. So don’t be shy! Come forward.

“When Christ at a symbolic moment was establishing His great society, He chose for its corner-stone neither the brilliant Paul nor the mystic John, but a shuffler, a snob, a coward - in a word, a man. And upon this rock He has built His Church, and the gates of Hell have not prevailed and will not prevail against it. All the empires and the kingdoms have failed because of this inherent and continual weakness, that they were founded by strong men and upon strong men. But this one thing - the historic Catholic Church - was founded upon a weak man, and for that reason it is indestructible. For no chain is stronger than its weakest link.”
(G.K. Chesterton)



Anno Sacerdotale

Pope Benedict XVI has declared a “Year for Priests” beginning with the Solemnity of the Sacred Heart of Jesus on June 19, 2009. The year will conclude in Rome with an international gathering of priests with the Holy Father on June 19, 2010.
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Quest'anno sia anche un'occasione per un periodo di intenso approfondimento dell'identità sacerdotale, della teologia del sacerdozio cattolico e del senso straordinario della vocazione e della missione dei sacerdoti nella Chiesa e nella società.
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Let your light so shine before men that, seeing your good works, they may glorify your Father in Heaven. (Matthew 5:16)
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In Domino laudabitur anima mea.





"That sense of the sacred dogmas is to be faithfully kept which Holy Mother Church has once declared, and is not to be departed from under the specious pretext of a more profound understanding."- Pope Leo XIII, Testem Benevolentiae

Nessuno di noi entrerà in Paradiso senza portare con sé un fratello o una sorella. Ciascuno di noi deve uscire dalla folla e reggersi sulle proprie gambe, fiero di essere un Cattolico e capace di testimoniare la sua Fede.
Ci stiamo comportando come se la Fede Cattolica fosse un affare privato. Questo non è affatto vero. Penso che potremo andare molto, molto lontano, se riusciremo a convincere tutti i Cattolici a farsi carico della salvezza del mondo intero.
Il mondo ha bisogno di essere salvato e deve essere ciascuno di noi a farlo.




Cantate …


Cantate Domino canticum novum. Cantate Domino omnis terra. Cantate Domino et benedicite nomini Ejus. Annuntiate de die in diem salutare Ejus.

Causa nostrae laetitiae




“We can believe what we choose. We are answerable for what we choose to believe”.
(John Henry Newman)



Pueris manus imponit

Iesus vero ait eis - Sinite parvulos, et nolite eos prohibere ad me venire - talium est enim regnum caelorum.




“There is another essential aspect of Christianity: the interior, the silent, the contemplative, in which hidden wisdom is more important than practical organizational science, and in which love replaces the will to get visible results”.
(Thomas Merton)



Lo Spirito Santo


Uno dei Suoi nomi è "Consolatore"!




Confession

Confession heals, confession justifies, confession grants pardon of sin. All hope consists in confession. In confession there is a chance for mercy. Believe it firmly. Do not doubt, do not hesitate, never despair of the mercy of God. Hope and have confidence in confession.




“Almeno sei volte durante gli ultimi anni mi sono trovato nella situazione di convertirmi senza esitazione al cattolicesimo, se non mi avesse trattenuto dal compiere il gesto azzardato l'averlo già fatto”.
(G.K. Chesterton)



"Whatsoever I have or hold, You have given me; I give it all back to You and surrender it wholly to be governed by your will. Give me only your love and your grace, and I am rich enough and ask for nothing more."

(St. Ignatius of Loyola - Spiritual Exercises, #234)



"Mia madre è stata veramente una martire; non a tutti Gesù concede di percorrere una strada così facile, per arrivare ai suoi grandi doni, come ha concesso a mio fratello e a me, dandoci una madre che si uccise con la fatica e le preoccupazioni per assicurarsi che noi crescessimo nella fede".
J.R.R. Tolkien scrisse queste parole nove anni dopo la morte di sua madre.






Be on your guard; stand firm in the faith; be men of courage; be strong. (1 Corinthians 16:13)




“Beati sarete voi quando vi oltraggeranno e perseguiteranno, e falsamente diranno di voi ogni male per cagion mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.